LA MIA PRIMA ESPERIENZA OMOSESSUALE

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LA MIA PRIMA ESPERIENZA OMOSESSUALEÈ da un po’ di tempo che cerco lavoro quando su un sito specializzato leggo che una ditta di import/export ha bisogno di un autista che sappia fluentemente parlare inglese e che sia disposto a viaggiare. Essendo mia madre Scozzese sono bilingue e così per l’inglese non ci sono problemi, d’altronde adoro girare per il mondo quando posso… quindi mi sono chiesto: i requisiti ce li ho… e allora, perche’ non tentare? Invio il mio curriculum via e-mail all’indirizzo di posta elettronica indicato.Passano i giorni quando ricevo una telefonata. Una voce suadente di donna mi chiede se sono ancora interessato alla loro offerta di lavoro. Naturalmente! rispondo subito; allora si presenti domani mattina alle nove in sede mi comunica la donna dall’altro capo del telefono. Perfetto le rispondo, ci sarò. Terminata la telefonata, dalla contentezza mi sono fatto una sega cercando di immaginare le fattezze di colei che mi ha appena contattato. Che bel getto penso mentre sborro. Ricordo che tutte le mie ex hanno sempre lodato i miei schizzi. All’indomani mi presento all’appuntamento. Noto che le impiegate sono tutte donne e per di più di etnia africana. Non ve l’ho detto, ma vado pazzo per le nere, sia donne che güvenilir illegal bahis siteleri trans. Wow! Sono nel mio elemento!Mi presento ad una bella negrona che assomiglia tanto alla tennista statunitense Serena Williams. Solamente a parlarle mi si è indurito il cazzo. Bene, puntuale. Non sa quanto il capo adori la gente puntuale. Si accomodi nel suo ufficio, la sta’ attendendo. Mi avvicino alla porta e busso. Una voce profonda mi dice di entrare. Dietro un’enorme scrivania vedo una spece di lottatore di Sumo solamente non di razza asiatica ma di razza africana. I capelli, incredibilmente lisci, sono portati lunghi a coda di cavallo. La camicia color fuxia un po’ sbottonata permette di vedere una grossa collana d’oro. Noto diversi anelli alle dita delle mani. I calzoni sono neri ed ai piedi, le cui unghie curatissime sono laccate di rosso, calza delle infradito di cuoio. Questo grassone è sicuramente bisex penso; sta’ a vedere che mi tocca fargli un pompino per essere assunto!Esordisce pregandomi di dargli del tu; quindi mi dice che il mio compito sarà quello di portarlo in giro con l’auto aziendale, una BMW serie 8 Coupe’ per quanto riguarda il territorio nazionale oppure con un auto presa a noleggio perabet güvenilir mi quando dovrà recarsi all’estero. Mi comunica infine il mio salario ( ottimo! ). Naturalmente tutte le spese sono a carico dell’azienda. Accetti? Chiaro! gli rispondo. Bene! Ah, dimenticavo… un’ultima cosa. Quando mi prende la voglia… dovrai far sesso con me. Sono bisex ed ogni tanto mi piace cambiar menù. Resto interdetto… di cazzi ne ho ciucciati tanti, ma erano tutti di trans… Per questo stipendio replico sono disposto a bere anche la tua sborra! Perfetto! mi risponde con gli occhi che già brillano di desiderio. Quindi si alza dalla sedia e va a dire alla sua segreteria che per un’ora non vuole essere disturbato. Chiude quindi la porta e comincia a slacciarsi la cintura dei pantaloni. Dal canto mio mi denudo immediatamente. Però, hai già il cazzo duro mi dice. Ora anche il mio principale è nudo, vedo che sotto la pancia fa’ bella mostra di sé un cazzo grosso come una lattina di birra! La cappella, di un rosa acceso, contrasta con l’asta che è nera come l’ebano. Lo prendo subito in mano; lo sento pulsare di desiderio mentre palpo a piena mano i suoi grandi coglioni. Sono durissimi! Guardo l’enorme uretra tipobet schiudersi mentre esce del liquido per eiaculatorio. Comincio a spompinarlo come una troia incallita. Devo far finta di succhiarlo ad un trans penso… per fortuna che ci riesco benissimo! Ora dopo averlo spompinato per un po’, sento che a breve sborrera’. Comincio a segarlo a mano piena mentre con l’altra gli palpo voluttuosamente lo splendido scroto, perfettamente depilato. Sento le sue palle, straordinariamente ovali, ad un certo punto fremere. Ci siamo… Ora voglio vedere come schizza. Non ho neanche finito di pensarlo che mi arriva in faccia un fortissimo getto di sborra calda, bianca e densa. Gli schizzi si susseguono sempre abbondanti fino ad esaurirsi. Ciccione sborrone, anche tu fai dei bei getti di sperma penso divertito. Ansimando dallo sforzo prende un asciugamano e si detergente il sudore. Ho sete mi dice facendomi l’occhiolino. Monta sulla scrivania per favore, non ho voglia di inginocchiarmi per succhiartelo. Quando sono in piedi sul tavolo, me lo prende in bocca e comincia a spompinarmi. È bravissimo! Poco dopo sborro anch’io. Lui non si stacca dalla mia cappella fino a quando l’ultima goccia di sperma non esce dalla mia uretra. Asciugandosi nuovamente il sudore mi dice soddisfatto: hai un buon sperma. Sei assunto. Presentati domani mattina alle 8. Ricordati di portarti dei preservativi. Può scappare quanto meno te l’aspetti anche un’orgia. Cristo… penso un po’ preoccupato, speriamo che questo nuovo impiego non mi riservi solo inculate!

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